Di cosa si tratta
Martedì 18 febbraio, presso la Cancelleria della Corte di Cassazione, è stato depositato un disegno di legge di iniziativa popolare che propone di ridurre l’IVA sui prodotti per l’igiene femminile e la prima infanzia.
Promossa dall’Associazione Giovani&Futuro, nata a Belluno ed ormai attiva in molte regioni italiane, l’azione mira a sostenere le famiglie e a promuovere l’equità di genere. Attualmente infatti, l'IVA su beni essenziali come assorbenti, coppette mestruali, pannolini e altri prodotti per la prima infanzia è fissata al 10%, mentre quella dei seggiolini, necessari alla sicurezza dei bambini, è al 22%.
Questa proposta di legge persegue vari obiettivi: sostenere le famiglie italiane, alleviando l’onere economico derivante dall'acquisto di beni essenziali; promuovere l'equità di genere, riconoscendo il diritto delle donne ad un accesso economicamente sostenibile a prodotti fondamentali per la salute e l'igiene personale; incentivare la natalità, riducendo il peso economico sulle famiglie con bambini in età infantile.
La proposta, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 19/02/2025, ha un costo stimato di 180 milioni di euro. Secondo i promotori, le risorse necessarie potrebbero essere recuperate riducendo le dotazioni finanziarie di Camera e Senato, che non hanno subito tagli nonostante la riduzione del numero dei parlamentari.
Per portare il disegno di legge alla discussione in Parlamento, occorre raccogliere 50.000 firme in pochi mesi.
La sottoscrizione può avvenire con firme cartacee nei vari Comuni d’Italia, oppure online, tramite la piattaforma del Ministero della Giustizia "Referendum e iniziative popolari", cercando il nome di uno dei tre principali proponenti: Frescura, Menia Corbanese o Belfi. Per comodità, potrete trovare il link in calce alla presente.